Autore: Vincenzo Di Betta
Le attività di concertista, insegnante, ricercatore e creatore di progetti nuovi sia dal punto di vista musicale che culturale, fanno di Vincenzo Di Betta uno dei principali protagonista dell’attuale rivalutazione della musica rinascimentale e barocca. Il suo lavoro, riconosciuto dalla critica a livello italiano ed europeo, propone un’interpretazione caratterizzata da una viva creatività ed entusiasmo, avvalendosi dei criteri filologici più aggiornati, riscoprendo degli inediti del repertorio rinascimentale e barocco, in particolare della scuola siciliana e romana. Intraprende gli studi all’età di dieci anni, suonando l’organo nella Cattedrale di Agrigento e praticando attività corale con il Coro C. Monteverdi di Porto Empedocle (Agrigento). Fin dall’inizio rivolge i propri interessi al repertorio della musica rinascimentale e barocca. Compiuti gli studi musicali in organo e canto a Zurigo e Palermo, dal 1997 inizia la collaborazione con lo Studio di Musica Antica Antonio Il Verso di Palermo e l’Ensemble Elyma di Ginevra, diretto da Gabriel Garrido, suo maestro ispiratore per la prassi esecutiva della musica barocca. Dal 2000 ad oggi ha collaborato con numerose fondazioni lirico sinfoniche. Nel 2006 riceve la nomina ad quinquennium di Maestro di Cappella del Pantheon S. Maria ad Martyres (Roma); dal 2005 ad oggi, è organista titolare della Chiesa di S. Andrea al Quirinale; nel 2009, viene nominato Cantore della Cappella Sistina da Papa Benedetto XVI, dove rimane fino al 2011. Nel 2010 ricostituisce con l’Ordine della Madre di Dio, la Cappella Musicale del Santuario Basilica di S. Maria in Portico in Campitelli di Roma. In tale occasione l’OMD lo nomina Maestro di Cappella e nello stesso anno Vincenzo Di Betta crea l’ensemble vocale e strumentale La Cantoria Campitelli. Alla direzione del suo ensemble vocale e strumentale LA CANTORIA Campitelli che ha fondato nel 2011, ha diretto il III Festival del 2013, La Cantoria Campitelli ha realizzato la prima esecuzione moderna della Messa de morti a cinque voci concertata del 1653 di Bonaventura Rubino, e per la XXI Stagione dei concerti di Musica Antica dell’Associazione Antonio il Verso di Palermo, nella Basilica di S. Francesco di Assisi in Palermo. A gennaio del 2016 a Malta, nell’ambito del Valletta International Baroque Festival 2016, riscuotendo critiche molto positive daparte della stampa specializzata. Tale Requiem è stato pubblicato dalla Tactus nel 2014. Nel 2015 ha eseguito la Missa in Angustia Pestilentiae di Orazio Benevoli del 1656, per sedici voci e Organo, in prima esecuzione moderna e trascritta in occasione della mostra Barocco a Roma. La meraviglia delle arti, tenutasi presso la Fondazione Roma Museo-Palazzo Cipolla, incisa dalla Tactus e di prossima pubblicazione.